LA PROFEZIA DELLA CASALINGA

Questa mattina il telefono ha squillato la Cavalcata delle Valchirie. Solo le Zie suonano in modo così wagneriano!

“Quest’anno mangiamo da te”, mi dicono in viva voce e senza neppure salutare.

Alla faccia della crisi! “Per tutto il 2013?” Chiedo sperando, piuttosto, che la profezia Maya si avveri!

“Non fare la stupida. Parliamo del pranzo di Natale”.

Seguono indicazioni dettagliate a modi attacco all’alba, relative a tutto ciò che devo acquistare, alla tavola, agli addobbi, ecc.. Un elenco di cose da fare e, soprattutto, da non fare! Tanto per dirne una: “Non avrai mica appeso alla finestra quel ridicolo Babbo Natale?”.

“Era una performance artistica sull’aspetto Kitsch del Natale”

“Si, si! Ce lo spieghi un’altra volta, cara… Tu, però, togli quell’orrore. Pareva che si fosse impiccato al tuo cornicione!”

“Tranquille! Quest’anno i vicini hanno fatto una petizione…”

“Bene! Parliamo del tuo appartamento. E’ in ordine, vero?” Un silenzio profondo interrompe la conversazione. “Pronto?”, insistono le Zie

Asservo desolata il caos che mi circonda.

“Uno specchio!” Rispondo.

Per capire quanto ami fare la casalinga, dico solo che trovo meno spietata un’esplosione atomica! Di certo più rapida!

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