Nel 2013 decisi di ospitare degli scrittori a bordo del mio taxi, insieme avremmo raccontato i loro libri ai clienti. Nacque così il taxi letterario. Da allora fece la sua strada. Non sempre dritta, come ogni buon viaggio incontrò degli ostacoli. Uscì di strada ma la sosta è finita. Il taxi letterario è tornato e si moltiplica. Su centinaia di taxi milanesi troverete uno scrittore e molte altre sorprese. Dovete solo acchiappare il taxi giusto. Come riconoscerlo? Dal lunotto posteriore, quello con lo la scritta:
Mi piace il vento, è come un taglio netto. Schiarisce i pensieri. Certo insieme alla smog si è portato via anche qualche automobile, alcuni alberi e un paio di tetti. E’ arrivato come il rimprovero di un vecchio generale.
Ha spazzato via la mia pazienza! Già ne ho poca. Tuttavia ero nella notte a delirare del vento quando ho pensato di farlo con una grafica. Ecco il primo tentativo:
Ho creduto che fosse troppo piccolo, dunque ecco il secondo, patetico, tentativo:
Esperimenti da gettare nel vento, però domani è un altro giorno! Un giorno di lunedì ma non mi arrendo, Psicotaxi e la grafica diventeranno grandi amiche!
Questa notte ho scoperto che la crisi tra sessi ha fatto un salto di specie, come certi virus.
“Un toro può arrivare a costare anche 120.000 euro, mentre le mucche…” racconta l’uomo alle mie spalle.
“Le mucche che?” Chiedo.
“Invecchiano in fretta, perciò…” Solleva le spalle, come a dire che ci vuoi fare…
“e quindi te le tirano dietro?”
“Non proprio ma del resto il toro rende. Almeno 80 euro a inseminazione” spiega il pappone torero.
“Bella vita quella del toro…”
“No, ma che ha capito! Il toro non fa proprio niente. La mucca neanche la vede. Usiamo una boccetta”
“Insomma i rapporti maschio e femmina son cambiati anche lì!”
Ride. Fa l’allevatore ma vive a Milano, perché “ormai anche in campagna la vita è complicata”
(Nella foto una delle 5000 mucche della Cow Parade, installazione che invase 79 città del mondo, compresa Milano. Ogni mucca è stata interpretata in modo diverso dagli artisti delle città coinvolte)
Nell’era del post femminismo, postmodernismo, post comunismo, post tutto, io, Psicotaxi, non potevo che perdermi. Non ho bussole, non ho fili di Arianna e a Milano la polare è nascosta dallo smog. Anche Ulisse si è perso, ne aveva diritto, ne aveva bisogno e quando fece ritorno trovò i Proci.
Dunque eccomi qui! Mammina è tornata! Anche se la strada non l’ho mai lasciata, ho solo percorso altre vie, alcune veramente buie. Ho solo preferito i post sbornia ai post facebook: sarebbe un migliore se lo faceste anche voi.