Recensioni…

Annamaria Fassio non ha bisogno di presentazione, giallista navigata, ha pubblicato numerosi romanzi per la collana i Gialli Mondadori. Su MilanoNera di luglio (a pagine 14) ho recensito il suo ultimo giallo. L’unica pecca di questo libro: la copertina non gli rende giustizia ma è un opinione del tutto personale.


fassio_copertina_g2Annamaria Fassio
I GIORNI DEL MINOTAURO
Fratelli Frilli Editore
237 pagine – 10,50 euro

C’è qualcosa di feroce in questo romanzo che inizia da una fine, dalla morte della sua protagonista. Vera Malan è una scrittrice di successo, ormai anziana vive nella sua villa a Belvedere, un piccolo paese di provincia, il luogo ideale dove districare un mistero. E’ sola Vera, le uniche persone che ha intorno sono i domestici che le fanno compagnia, come Vanessa, una giovane adolescente inquieta. Vera ha dedicato la sua vita al successo, amata dai lettori, odiata dalla figlia, una donna fragile e frustrata, segnata dal passato di tossicodipendenza e dai ricoveri psichiatrici, più violenti di un pugno nello stomaco. Voluti dalla madre quando la figlia viene ritrovata mezza nuda in un appartamento squallido, “fatta come un cocco”, così dicono i suoi due bambini, ai quali la donna non ha risparmiato la scena. La figlia in manicomio, i nipoti con la domestica, Vera viaggia, lavora, scrive. Una vita intensa che l’editore vuole raccontare in una biografia che affida alla nipote. La realtà però non è mai quella che sembra. Cercare nei ricordi rimossi sarà come scavare nel cestino dei rifiuti, dov’è nascosto, insieme al dolore di questa famiglia, il mistero di un delitto irrisolto.
Raffaella Piccinni

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